2000 scienziati negano l’emergenza climatica
Quasi 2.000 scienziati smentiscono l’ossessivo allarmismo di una catastrofica emergenza climatica.
Oltre 1.900 ricercatori insorgono contro il “panico climatico“.
Indotto dalla maggioranza dei media e da una sfrenata ideologia politica, l’assunto dell’emergenza climatica globale risulta un falso ben congegnato.
Una rete internazionale di oltre 1.900 scienziati ed esperti, riuniti e patrocinati dal “Global Climate Intelligence Group” (CLINTEL), ha pubblicato un messaggio chiaro:
«L’attuale politica climatica si basa su modelli esagerati, un dramma infondato che mette in pericolo la prosperità e la ragione attraverso misure insensate».
Global Climate Intelligence Group
Cambiamenti climatici: un processo naturale e complesso, non solo artificiale
La dichiarazione sottolinea che il clima della Terra è soggetto a persistenti mutazioni naturali da milioni di anni. Il riscaldamento attuale fa parte di un ciclo a lungo termine che ha avuto inizio, tra l’altro, alla fine della Piccola Era Glaciale.
Non sorprende, quindi, che ora stiamo vivendo una fase di “riscaldamento“; una fase che non può essere attribuita esclusivamente all’attività umana.
Il Global Climate Intelligence Group (GCIG) critica anche i modelli climatici dell’IPCC: i loro ricercatori sono ossessionati dalle influenze della CO₂! Infatti, i risultati mostrano ripetutamente tendenze al riscaldamento significativamente maggiori di quelle misurate nella realtà. Il divario tra il mondo reale e i loro modelli climatici mostra una notevole differenza; discordanza che si può tradurre in frivola ideologia.
CO₂: indispensabile alla vita, non un gas velenoso responsabile dell’emergenza climatica
Un punto controverso ma scientificamente provato: l’anidride carbonica (CO2) non è un inquinante, ma essenziale per la vita sulla Terra. La fotosintesi, la base di tutta la crescita delle piante, beneficia di concentrazioni più elevate di CO₂.
Infatti, gli studi dimostrano che la vegetazione globale è aumentata negli ultimi decenni a causa della maggiore concentrazione di CO₂.
Gli scienziati di GCIG, in palese contrasto con la propaganda allarmistica dei media, affermano che non esistono catastrofi climatiche causate dalla CO2. Di fatto non ci sono prove; gli eventi estremi come uragani, siccità o inondazioni non sono diventati più frequenti o intensi.
I dati reali non mostrano alcuna tendenza significativa che supporti la retorica apocalittica.
Gli scienziati esprimono aspre critiche anche contro all’agenda globale e il progetto “net zero“, il quale prevede la drastica riduzione delle emissioni di CO₂ entro il 2050. Tali orientamenti politici, irrealistici, ideologici e basati su prove scientifiche incerte o inesistenti sono anche estremamente dispendiosi in termini di costi per la comunità.
Un progetto dettato da decisioni irrazionali e da un allarmismo illogico.
La scienza deve rimanere indipendente e la politica non deve agire ideologicamente.
La scienza, più che un metodo, è divenuta un’organizzazione scellerata, un cumulo di ideologie dogmatiche e propagandistiche volte a rovinarci l’esistenza. Per questo necessita un repentino cambio di rotta: la scienza non deve essere distorta da obiettivi politici.
Le incertezze devono essere dichiarate apertamente e le previsioni dei modelli devono essere discusse criticamente. I dati reali devono diventare il fulcro del dibattito pubblico.
Solo in questo modo sarebbe possibile una politica energetica e ambientale sostenibile, socialmente accettabile e tecnologicamente sana.
Il “World Climate Declaration“ è un appello a tornare alla scienza trasparente e basata sui fatti; un chiaro contrappunto all’ideologia politica climatica attualmente dominante.
Letteratura scientifica: There is no cimate Emergency
Infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio
Perché con questa spada “vi uccido” quando voglio
Io non perdono. Non perdono e tocco!
Athos de La Fère