Pavlov e il condizionamento sociale del suono
Se ti dicessi che la maggioranza delle persone modificano i loro punti di vista per adeguarsi al gruppo, ci crederesti? Se questo cambiamento, invece, fosse un condizionamento sociale? Saresti in grado di riconoscerlo e opporti, oppure sarai influenzabile?
«Se vogliamo scoprire ciò che è vero, dobbiamo essere completamente liberi da tutte le religioni, da tutti i condizionamenti, da tutti i dogmi, da tutte le credenze e da qualunque autorità che spinga a uniformarci; essenzialmente, essere completamente soli, e questo è molto difficile».
Jiddu Krishnamurti (1895–1986) filosofo apolide
L’esperimento di Pavlov: il condizionamento classico
L’esperimento di Pavlov dimostrò come gli animali (e, per estensione, anche gli esseri umani) possano essere condizionati. Questo è il principio fondamentale del comportamentismo.
Lo studio, in particolare, coinvolse i cani; attraverso l’associazione ripetuta di un suono (campanello) con la presentazione del cibo, i cani iniziarono a salivare al solo suono della campanella, anche in assenza del cibo.
In sintesi, le fasi dell’esperimento.
- Stimolo Incondizionato (SI): Il cibo, che naturalmente provoca una risposta di salivazione (risposta incondizionata, RI), è lo stimolo incondizionato.
- Stimolo Neutro (SN): Inizialmente, un suono come un campanello è uno stimolo neutro, ovvero non provoca alcuna reazione nel cane.
- Associazione: Pavlov, ripetutamente, associò il suono del campanello (SN) alla presentazione del cibo (SI).
- Risposta Condizionata: Dopo diverse ripetizioni, il cane iniziò a salivare al solo suono del campanello, anche quando il cibo non era presente. Il campanello era diventato uno stimolo condizionato e la salivazione una risposta condizionata.

L’esperimento del condizionamento sociale del suono
Un noto esperimento sociale, volto a condizionare il comportamento umano, fu riprodotto in USA in una candid camera: il condizionamento sociale del suono.
Una persona a caso entra nella sala d’attesa di uno studio medico, nel quale tutti i presenti sono attori-complici. Ogni 3 minuti suona un campanello; a ogni rintocco, tutti gli attori si alzano in piedi e poi si risiedono, apparentemente senza alcun motivo. La “vittima”, inizialmente, appare molto confusa; tuttavia, solo dopo pochi suoni, questa persona inizia a imitare il comportamento degli altri, alzandosi e sedendosi anch’essa.
Senza porsi alcuna domanda, si è conformata a una regola sociale assurda.
Con il trascorrere del tempo, durante il quale tutti i presenti continuarono ad alzarsi e sedersi ad ogni rintocco del campanello, gli attori, uno ad uno, lasciarono la sala d’attesa.
La “vittima” continuò imperterrita ad alzarsi e sedersi ad ogni suono, nonostante, a un certo momento, rimase sola nella stanza.
Poco dopo entrò nella sala d’attesa un nuovo soggetto, ignaro dell’esperimento in atto. La “vittima” fu in grado, da sola, di trasmettere la regola sociale assurda, conformando così il nuovo soggetto. In poco tempo entrarono 4 nuovi soggetti nella sala d’attesa, anch’essi ignari dell’esperimenti sociale; tutti quanti si conformarono.
La regola sociale assurda è diventata una norma sociale di comportamento.
“Si è sempre fatto così…“
Infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio
Perché con questa spada “vi uccido” quando voglio
Io non perdono. Non perdono e tocco!
Athos de La Fère

Ormai è evidente che i media possono plasmare l’opinione pubblica, creando una “realtà virtuale” che spesso si discosta, anche di molto, dai fatti.


